Aldifuori...

Colei che nessuno arruola e che è guidata soltanto da una natura impulsiva, la passionale complessa,
la fuorilegge, la fuori da ogni scuola, l'isolata ricercatrice dell'aldilà...

sabato 9 giugno 2012

Anonymous lancia la Operation Ukraine.

Comunicato di Anonymous per gli europei di calcio 2012.


Saluti cittadini del mondo
Siamo Anonymous
Siamo venuti a conoscenza che il calcio UEFA EURO 2012 e il governo ucraino sono stati impegnati in uno dei più brutali e sanguinosi massacri sistematici di animali che il mondo abbia mai visto.
Finora 80.000 cani sono stati uccisi nelle città dell'Ucraina per "ripulire" le strade per un evento di calcio.
Oltre 1 milione di persone hanno firmato varie petizioni indirizzate direttamente alla UEFA e il governo ucraino chiedendo di porre fine a questi atti inumani, ma hanno ignorato ogni singola richiesta.
Ancora peggio: la censura del Governo ucraino ha coperto questi eventi con menzogne e fabbricati resoconti dei media. Perché ti chiederai? La risposta è chiara, il denaro.
UEFA rende milioni di euro con questo evento, così come l'Ucraina per ospitare l'evento.
250.000 saranno uccisi per gli EURO 2012 e la UEFA continua a negare di avere alcun coinvolgimento con la macellazione, dell'Ucraina, affermando che non può interferire con questioni non direttamente legate al calcio, anche se sono direttamente correlate.
La UEFA ha donato in due occasioni 8.000 euro per la sterilizzazione dei cani randagi, così come gatti nella città di Ucraina, ma ha dato 196 milioni di euro in bonus per l'intero evento.


Di chi è la colpa? contro chi dobbiamo puntare il dito? E' facile.
Il presidente della UEFA Michel Platini Franswah e il presidente dell'Ucraina Viktor Yanukohvich.
Loro sono i responsabili per questo massacro di animali.
Quando diverse organizzazioni animaliste straniere hanno offerto le loro conoscenze e aiuti per contribuire a salvare gli animali randagi nelle città di Ucraina non hanno mostrato alcun interesse.
Voi affermate che non ci sono abbastanza soldi per avviare un programma di salvataggio degli animali, eppure avete abbastanza soldi per comprare un crematorio mobile di 20.000 dollari?
Le vostre azioni contraddicono la Convenzione europea dei diritti degli animali e i principi morali!


Noi Anonymous vi daremo Operation Ucraina.
Noi combatteremo contro la violazione dei diritti umani e animali.
Noi non perdoneremo l'Olocausto Canino che avete fatto e state facendo, e non dimenticheremo la censura imposta al popolo.


Per il governo ucraino e UEFA
Siamo Legione.
Noi non perdoniamo.
Noi non dimentichiamo.
Avreste dovuto aspettarci.

Sito neonazista oscurato dagli Anonymous: "Avreste dovuto aspettarci"


Gli Anonymous continuano nell'assalto di siti web nazisti e questa volta è toccato all' Aryan-Front.com, un forum online di supremazia bianca.

Prima che questo sito venisse oscurato, i visitatori sono stati salutati con messaggi del tipo "Hackerato dagli Anonymous", "Avreste dovuto aspettarci", "Fottiti, feccia nazista".
Gli Anonymous hanno detto che prevedono di pubblicare sia i messaggi archiviati che i messaggi privati rilevati dal forum.


L'attacco rientra nella "Operation Blitzkrieg", un progetto che mira ad attaccare i siti neonazisti e infliggere danni senza precedenti divulgando informazioni personali sui gruppi e loro sostenitori.

Così gli Anonymous hanno disabilitato siti come Stormfront.org, il primo e maggiore sito nazionalista bianco al mondo, e altri due siti appartententi alla Westboro Baptist Church, nota per il suo slogan "Dio odia gli omosessuali" e i cui membri partecipano ai funerali di soldati e altri per richiamare l'attenzione sulla loro rigida visione anti-gay.

venerdì 8 giugno 2012

L'Ilva uccide e copre con un lenzuolo

E' successo allo stabilimento siderurgico dell'Ilva appartenente al gruppo Riva, a Novi Ligure (Alessandria). L'ennesimo omicidio di Stato mascherato cautamente da morte bianca. Ma qui l'unica cosa bianca è il lenzuolo che ha coperto l'operaio morto schiacciato sotto il peso di un muletto sprovvisto delle porte di protezione.
L'assassinio è avvenuto durante una manovra di retromarcia per lo spostamento di un carico. I compagni di lavoro hanno provato a soccorrerlo ma non c'era nulla da fare. 

Tuttavia la produzione non si è fermata. Ha continuato coi suoi ritmi serrati che avvelenano, sfruttano fino all'osso, uccidono.
Il lavoro uccide. Miete vittime ogni anno. Questa volta è toccato al 31enne Pasquale La Rocca, padre di una bimba di 9 mesi, domani sarà un altro, forse tu stesso.



I morti sul lavoro sono tutt'altro che incidenti. Sono "figli" orribili del sistema che mina le esistenze costringendole a ritmi sovraumani per stare al passo con questa sovraproduzione che ha generato l'ultima ondata di crisi e che è aspetto caratterizzante di oggi. Produrre oltre il necessario e consumare oltre il necessario (anche se non se ne hanno le possibilità) per poi mal digerire e vomitare rifiuti tossici oltre il necessario. E siamo lontani anni luce dalla decenza etica, chè se ne avessimo un po' riusciremmo a capire che bastano poche ore di lavoro al giorno -in un ambiente sano e civile- per produrre il necessario e consumarne altrettanto, senza sprechi, senza precipitare in questo pozzo senza fine.
Basterebbe la volontà congiunta di tutti i lavoratori e le lavoratrici, ma noi lo sappiamo e Loro lo sanno: è utopia.
Così continueranno a far lavorare gli operai e le operaie in condizioni di degrado, umilianti, ai limiti del sottopagamento, deridendo le norme di sicurezza, spremendo all'inverosimile la forza lavorativa fino al dissanguamento.

PRODUCI, CONSUMA, CREPA.

giovedì 7 giugno 2012

Concerto Dropkick Murphys: Casa Pound VS 404 error enemy not found


«Un’aggressione da parte di persone evidentemente poco interessate al messaggio che noi proponiamo, che con la forza e non curanti della presenza delle forze dell’ordine prontamente avvisate, si sono introdotte contro la nostra volontà all’interno del locale aggredendo alcune persone del pubblico». Così recita un post apparso sulla pagina ufficiale di Facebook del club romano all’1,53 di stanotte.

Che dire... nulla di più umiliante. 

I militanti di Casa Pound hanno preso parte al concerto dei Dropcick Murphys alla loro tradizionale maniera: sventolando le bandierine, intonando cori in memoriam Ducis e per la libertà del camerata Zippo.
Dopodichè hanno cominciato a spintonare e cercare di provocare i presenti per portare il divertimento ad un livello un poco più elevato.
E ad oggi l'antifascismo di quei presenti si esplica in un patetico vittimismo come ormai lo è diventato in più parti in questa squallida penisola. Non è più l'antifascismo che risponde, che no, non è vittima degli squadristi ma è fiero oppositore. Non è l'antifascismo che prevede l'attacco come miglior forma di difesa. E' l'antifascismo di chi invoca persino l'intervento delle forze dell'ordine e che comprende l'eventuale lamentela dell'OVVIO mancato intervento delle suddette.
E allora non abbiamo capito niente. Ma proprio niente. Ve le siete dimenticate le forze dell'ordine che ammazzano, stuprano, torturano, reprimono nelle strade, nelle carceri, nelle piazze (sì anche nelle piazze coi pacifisti, coi clown, coi giocolieri e quant'altro), in Val di Susa... che irrompono nelle nostre case, che difendono la devastazione delle nostre terre, che condannano gli antifascisti e che proteggono i fascisti... 
Non è più possibile dare la solidarietà agli inermi. Io non ve la do la mia solidarietà.
Non basta una toppa sul cappellino o un logo sulla maglia per essere antifascisti, soprattutto se poi si rimane completamente inermi quando si incontrano 'ste merde per strada o quando le si ritrova nei bar, quando è evidente che stanno rialzando la testa perchè glielo permettono le istituzioni e glielo permettiamo noi.
E' una riflessione che certamente esce, straripa dal concerto di ieri ma che deve essere fatta.
Scagliate pure le vostre bestemmie su chi ora scrive tutte 'ste boiate, ma dobbiamo riflettere seriamente sugli antifascisti che siamo diventati.
Il lavoro che bisogna senz'altro portare avanti in tutti i luoghi sociali sull'antifascismo è sacrosanto ma se deve colmarsi di volantini che invocano il presunto antifascismo delle istituzioni e la solita incazzatura part time contro chi attacca, da parte di chi neanche si difende e subisce, beh allora c'è qualcosa che non va.
Io la mia solidarietà a chi inalbera il vessillo del vittimismo non la do.
Sarebbe opportuno cominciare a riprendersi davvero tutti gli spazi, i luoghi sociali e i "luoghi comuni" che ci stanno togliendo. Non chiamando assessori e digos, ma armandosi di coraggio e di rabbia, di lucidità e azione.


Autodeterminazione... ce lo siamo dimenticati questo splendido concetto?
Se la risposta è no, ritorniamo a quelle pratiche che fanno di noi dei partigiani che combattono, e non degli inermi che subiscono.

LA MIGLIOR DIFESA E' L'ATTACCO.

Ordigni contro forni crematori per cani randagi in Ucraina



" Verrà il giorno in cui gli uomini giudicheranno l'uccisione di un animale come essi giudicano oggi quella di un uomo. Verrà un tempo in cui condanneremo il fatto di nutrirsi di animali come oggi condanniamo quello di nutrirsi di nostri simili. "

Leonardo da Vinci

Il modo in cui trattiamo gli altri animali dimostra in che misura siamo esseri umani. Senza gli animali non ci sarà l'umanità. In un mondo privo di vita animale e vegetale, la vita umana costerà meno di niente. "


Così il 9 maggio, ci siamo avvicinati ad un luogo utilizzato come  discarica per rifiuti solidi. Il nostro obiettivo era la  società incaricata, della cattura e dello smaltimento di animali randagi, le gabbie con i cani randagi catturati, i forni crematori e l'ufficio aziendale. Vale la pena ricordare che l'ufficio aziendale sfoggiava un cartello che diceva "Veterinario". Servizio di assistenza animale nel mezzo del mucchio di spazzatura -  un paradosso della civiltà.  i servizi di cura degli animali dovrebbe lavorare per il bene degli animali, non per le autorità comunali.


 Tuttavia, non siamo riusciti nel nostro piano per danneggiare o distruggere l'intera infrastruttura: il putiferio sollevato dai cani imprigionati poteva allarmare la guardia notturna che opera durante quelle ore. Alcuni minuti dopo sono comprarsi un branco di cani randagi. Si è saputo che vengono utilizzati come guardie extra, per vigilare su eventuali fughe degli altri cani o eventuali sabotaggi. E 'ironico come questa attività riproduce il modello  della "vittima-guardia carceraria", dove i randagi che vivono presso il sito si guadagnano da vivere condannando  altri cani . Proprio come gli "ebrei collaborazionisti" che scelsero di sostenere la legge e l'ordine nei campi di sterminio nazisti.


 Così abbiamo iniziato con un bombardamento al forno crematorio e poi concluso  con una bomba di gas all'interno del forno. Abbiamo fatto questo sotto le luci di un camion della nettezza urbana e sotto la vista dei lavoratori dello stabilimento. 20 minuti dopo la bomba è scoppiata con il caratteristico "boobooh". Questo é' il nostro rito di purificazione per le anime dei cani cremati.


 Non  abbiamo esperienza nel far saltare in aria i forni crematori, né abbiamo le grandi aspettative per quanto riguarda l'esito di questo attacco. Una legge terribile  è passata alla vigilia della Coppa del mondo di calcio che si svolgerà quest'anno in Ucraina. Parliamo degli animali che non scelgono di vivere le strade della città, ma  finiscono lì per la volontà umana e per la logica dello sviluppo della civiltà. Bene, le maschere degli uomini che fingono di aver cura degli animali sono cadute: i servizi comunali sono tenuti a cacciare e uccidere i nostri fratelli e sorelle a quattro zampe. Si tratta di una sanguinosa pulizia in attesa di ospiti provenienti dall' "Occidente civilizzato". Ed è la stessa merda che è stata effettuata in Russia, diversi anni fa, per  l'"Eurovisione".


Gli attivisti russi e ucraini per i diritti degli animali stanno organizzando veglie e cercano di sensibilizzare l'opinione pubblica sulla questione, mentre i crematori di questi campi di sterminio moderni continuano ad uccidere senza sosta. Questa azione è il nostro magro contributo per la causa comune. Piccolo e insignificante nel quadro generale, ma pieno di sincero sdegno e determinazione. Gli animali sono costretti a vivere nel mondo degli esseri umani. In un mondo in cui anche molti esseri umani non vorrebbero vivere e: un mondo in cui le statistiche, le entrate previste e le entrate regnano sul valore della vita.


E 'difficile non notare: la crudeltà nei confronti di coloro che stanno "sotto" nella gerarchia delle specie cosi come la crudeltà e la freddezza nei confronti di altri esseri umani.  E viceversa: se ci viene insegnato che è giusto vivere con un sistema carcerario per gli esseri umani (con tutti i suoi attributi macabri e le caratteristiche di repressione e di coercizione), sara' quindi più  facile per noi concordare l'esistenza dei campi di sterminio per  degli animali "minori"? queste relazioni duali succhiano da noi tutto ciò che resta di umano e di dignitoso.


 Questo attacco è stato condotto in uno spirito fiammeggiante di solidarietà con la lotta anti-carcere condotto da altre cellule FAI in tutto il mondo, specialmente con i membri del CCF Imprigionati in (Grecia).
 La vostra forza di volontà e la disponibilità a combattere ci ispirano.Olga! L'impossibilita' di aiutarti direttamente ci trasforma in bestie feroci. Forza e buona fortuna per Eat e Billy, i membri incarcerati indonesiani di FAI, ei loro compagni in fuga. Stessa cosa vale per Silvia, Costa e Billy, così come Marco Camenisch - . Luca e gli altri anarchici italiani, finiti sotto la repressione di Stato per la loro lotta NO TAV! Tortuga dallo stato di $hileno! Coraggio! La lotta continua! Resisti!


Two sequoias, ALF, Informal Anarchist Federation/ International Revolutionary Front



da informa-azione

mercoledì 6 giugno 2012

Fumiko Kaneko, la ribelle di Tokio


Nasce a Yokohama (Giappone) in una poverissima famiglia del luogo. Grazie ai sacrifici della madre riesce per un breve periodo a frequentare ugualmente la scuola, ma i gravi problemi economici che incombono sulla famiglia portano la stessa madre a prendere una drammatica decisione: vendere sua figlia ad un bordello del luogo! Per fortuna però Fumiko non può essere acquistata, è infatti ancora una bambina. Per far fronte alle difficoltà economiche la famiglia decide così di inviarla in Corea dalla nonna paterna.
Registrata all'anagrafe come "figlia di sua nonna", Fumiko frequenta la scuola coreana dimostrando di avere ottime capacità d’apprendimento. Una volta terminati gli studi di base vorrebbe proseguire il suo percorso scolastico, cosa che solitamente facevano solo gli studenti maschi di buona famiglia, ma la nonna si oppone drasticamente. La vita per Fumiko diventa insopportabile, decide così che è meglio ritornare in Giappone e provare ad iniziare una nuova vita.


A Tokio inizia ad informarsi su vari argomenti politici e sociali. Nella stessa capitale nipponica conosce il militante libertario e antimperialista coreano Park Yeol, fondatore del gruppo clandestino anarco-nichilista "Futeisha" (Società degli insorti), con cui condividerà non solo l'attivismo anarchico e l’opposizione al dominio nipponico in Corea, ma anche una relazione amorosa. Insieme i due fondano anche la “Società Nera dei Lavoratori”.


Approfittando del grande terremoto di Kanto del 1° settembre 1923, le autorità imperiali colgono l'occasione per sbarazzarsi dei rivoluzionari inventandosi un presunto quanto assurdo complotto omicida contro l'imperatore. A Fumiko Kaneko e Park Yeol vengono estorte false confessioni: il 25 marzo 1926 viene emessa la sentenza di condanna a morte per alto tradimento, commutata poi il 5 aprile nei lavori forzati a vita. Quando il secondino del carcere di Ichigaya le consegna il certificato che sancisce la conversione della pena, Fumiko come gesto di protesta glielo strappa in mille pezzi davanti a lui.


Trasferita al carcere di Utsonomiya, si rifiuta di svolgere qualsiasi mansione lavorativa e viene per questo tenuta in isolamento. Dopo tre mesi decide di iniziare a lavorare in un laboratorio che produce corde di canapa, ma non perché sia stata piegata dalla violenza dell'isolamento carcerario, bensì perchè ha un preciso e drammatico obiettivo da mettere in atto: il 23 luglio 1926, il giorno seguente al primo giorno di lavoro, Fumiko si suicida con la corda che lei stessa aveva preparato.
Il compagno di Fumiko invece rimarrà in stato di detenzione fino all'ottobre del 1945.
Durante il periodo passato in carcere Fumiko si dedica ad uno scritto, le sue memorie, dal quale si evince tutto il suo pensiero, imperniato sui principi fondamentali dell’anarchismo: egualitarismo sociale, antimilitarismo, antimperialismo, critica del cristianesimo e della concezione maschilista e autoritaria della famiglia giapponese, ecc.
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« Sopravvivere? La parola ‘sopravvivenza’ è spesso utilizzata oggi. Ma questa parola ha un senso? E il senso che noi gli diamo non è anti-nietzschiano, il suo uso proviene da Nietzsche e dai suoi “discepoli”. Per il filosofo, sopravvivere significa vivere di più (e lo sottolineo) e non vivere a stento»


« Voi giocate con la vita delle persone, uccidete o concedete la grazia come vi pare! Cosa significa questa ‘grazia eccezionale’? Dovrei accettare di lasciare che la mia vita dipenda dai vostri capricci?»


« Io mi oppongo fermamente contro tutti i poteri coercitivi… Dunque voi, ufficiali, mi domanderete: “Perchè allora lei pretende di distruggere la sua propria vita?” Ed io risponderò: “Vivere non è semplicemente sinonimo di muoversi. E’ muoversi secondo la propria volontà… Non si potrebbe dire che non si cominci a vivere che quando si agisce. Quindi se agire di propria volontà conduce alla distruzione di sé non si tratta di una negazione della vita. E’ un’affermazione”. »


« Se volete impedire che la sfortuna si compia, questo è il momento. Fareste meglio a uccidermi. Anche se mi controllate in prigione durante alcuni anni, quando sarò di nuovo libera, nella società, vi dimostrerò che posso ricominciare. Vi dimostrerò che posso togliermi di torno ed evitarvi questa pena. Andate, andate, inviate questo corpo che mi appartiene dove volete – anche al ponteggio, alla prigione di Hachiôji. Il corpo non muore che una volta. Fate ciò che vi sembra adatto. Se mi fate qualcosa come questo, sarà per me la prova evidente che ho vissuto pienamente la mia vita. Mi accontenterò.»

Immagini e stencil

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